Migrazione IPv6

Gli operatori mobili e i fornitori di servizi si affidano sempre più alle offerte di servizi dati basati su IP per la loro base di ricavi. Nel frattempo, il traffico a banda larga sia fisso che mobile è esploso con il Web 2.0, l’IoT, i video e i social media che hanno aumentato la domanda degli utenti.

Partendo dalle reti fisse di oggi, esse servono più di 500 milioni di abbonati e le reti sono ottimizzate sul costo per bit per poter gestire una grande quantità di dati da ogni utente. Inoltre, le reti mobili servono già oggi più di 5 miliardi di abbonati e i servizi sono più personalizzati con reti ottimizzate per gestire un’ampia base di abbonati.

Sebbene l’IPv6 presenti molti vantaggi rispetto all’IPv4, gli operatori sono riluttanti a effettuare la transizione, in quanto la tecnologia è più ‘dirompente’ che plug-and-play. L’esaurimento dello spazio di indirizzi IPv4 viene invece affrontato investendo su CGNAT.

La Soluzione

Il servizio di migrazione IPv6 di ARKİTEK offre agli operatori un modo per introdurre senza problemi l’IPv6 nella rete, iniziando con l’identificazione del delta tra lo stato attuale della sua rete e la posizione desiderata, definendo una strategia di transizione e un’analisi dell’impatto, pianificando la migrazione e infine, con un approccio graduale, abilitando nuovi servizi basati sull’IPv6 come richiesto dalla sua azienda.

Una transizione di successo da una rete basata su IPv4 a un IPv6 nativo è quella in cui gli elementi IPv6 vengono incorporati nella rete e, allo stesso tempo, viene mantenuta la compatibilità con l’infrastruttura IP preesistente. Pertanto, per un certo periodo di tempo, riconosciamo il fatto che i dispositivi IPv6 devono interagire e funzionare con quelli esistenti.

Gli abbonati si aspettano un’esperienza di servizio pari o superiore ai servizi basati su IPv4 e non si aspettano alcuna interruzione del servizio. L’utente si aspetterà anche una gamma di terminali tra cui scegliere e una configurazione aggiuntiva semplice o nulla per iniziare a utilizzare i servizi.

L’ideale è che l’utente non debba essere a conoscenza della versione IP, ponendo dei requisiti alle applicazioni e alla capacità del sistema operativo di scegliere e utilizzare la versione IP secondo le necessità.

Pertanto, sono necessarie tecniche di coesistenza, soprattutto quando la maggior parte degli utenti è su IPv6 e alcuni servizi sono rimasti su IPv4. Per gli utenti mobili, un utente può utilizzare principalmente l’IPv6 nella rete domestica dell’operatore e tornare all’IPv4 nelle reti visitate, se necessario.

I vantaggi di questa introduzione graduale dell’IPv6 per gli operatori sono:

  • Introduzione senza problemi dell’IPv6 nella rete dell’operatore e abilitazione di nuovi servizi basati sull’IPv6, come richiesto dall’attività dell’operatore.
  • Un approccio graduale che consente all’operatore di acquisire gradualmente esperienza e competenza.
  • Un’implementazione efficace dal punto di vista dei costi, che riduce sia il rischio che il costo dell’implementazione.